D-CARE

Le popolazioni di tutto il mondo stanno rapidamente invecchiando. Tuttavia, negli ultimi 50 anni in Europa c’è stato un aumento delle malattie legate all’invecchiamento, come la demenza. Si stima che entro il 2050 ci saranno circa 18,66 milioni di europei affetti da demenza.

Le persone che sono colpite da demenza spesso affrontano difficoltà cognitive, comportamentali e psicosociali. Queste difficoltà spesso rappresentano una sfida per impegnarsi socialmente, rafforzare i loro effetti e ridurre il benessere personale. Oltre all’impatto sulla persona, la demenza ha anche un notevole effetto su coloro che sostengono la persona. La maggior parte delle cure per le persone affette da demenza è fornita da familiari e amici: “prendersi cura”.

Prendersi cura di chi si prende cura: potrebbe essere questo lo slogan del progetto “Dementia: Respect and Respite” (acronimo D-Care), che si è aperto ufficialmente oggi, 5 novembre, a Perugia con il primo dei due giorni di meeting internazionale tra tutti i partener europei coinvolti.

Il progetto, finanziato nell’ambito del Programma Europeo Erasmus+ e che vede come capofila Auser Umbria, ha infatti come target i caregivers, letteralmente chi si prende cura delle persone affette da Alzheimer o da altri tipi di demenza. “Oltre all’impatto sulla persona – spiega Tiziana Ciabucchi, presidente di Auser Umbria – la demenza ha un effetto considerevole su quelli che sostengono il malato. La maggior parte dei caregivers si sente impreparata ad assumere questo nuovo ruolo. Prendersi cura delle persone spesso porta problemi di salute fisica e mentale per via dello stress che la cura di qualcuno con demenza causa. Inoltre, il lavoro e le altre relazioni soffrono e si trascurano i propri bisogni. La cura è anche un compito difficile e stressante per gli operatori sanitari professionali che spesso hanno bisogno di maggiori conoscenze e strumenti”. Ecco il senso del progetto europeo D-Care, che vede Auser Umbria affiancata da numerosi partner europei: SOSU Østjylland (Aarhus, Danimarca); Age UK (Bristol, Regno Unito); CEBANK (San Sebastian, Spagna); Errotu (San Sebastian, Spagna); p-consulting (Patrasso, Grecia); Kispe FAROS (Patrasso, Grecia); Efvet (Bruxelles, Belgio); Associazione Omnis (Perugia, Italia).

Si stima che più di 2.000 persone beneficeranno indirettamente o saranno l’obiettivo delle attività organizzate dal progetto, molte delle quali anche in Umbria. Dopo la “formazione dei formatori”, saranno sviluppati due corsi; il primo coinvolgerà assistenti professionisti che vogliono lavorare con i malati di demenza; il secondo coinvolgerà i caregivers non professionisti al fine di aiutarli a prendersi cura delle persone che soffrono di demenza.